domenica 25 dicembre 2011

giovedì 15 dicembre 2011

Thor - recensione

Il marveliano dio del tuono è l'erede al trono dell'Olimpo Asgardiano, ma fa decisamente troppo il figo tamarrone. Dopo l'ennesima spacconata papà Odino si vede costretto a punirlo bandendolo sulla Terra senza cena, senza poteri e senza martello. Sul misero mondo dei mortali viene anche spedito il succitato martellone Mjolnir, custode dei poteri del dio del tuono e pronto a elargirli solo a chi ne sarà degno.

Bello, biondo, tamarro e indispettito dalla cacciata, il nostro eroe vaga lievemente disorientato per la Terra (o meglio Midgard (o meglio Miðgarðr)) cercando di recuperare ciò che gli appartiene, tornare ad Asgard, salvare il suo mondo dai cattivoni giganti di ghiaccio, farsi Natalie Portman, recuperare la fiducia del padre.. insomma le solite cose che fanno i bellissimi dei del tuono.

Non ve l'aspetterete ma dietro le sventure del nordico supereroe non c'è solo sfiga cosmica, ma anche lo zampino dell'insospettabile fratello brutto, magrolino, sfigato, cattivo e soprattutto.. non biondo!

Al povero padre degli dei verrà forse un'infartino? Il fratellino Loki avrà delle sordide cospirazioni da nascondere? Il martellone precipitato sulla Terra attirerà segretamente le attenzioni di segretissime associazioni segrete ricorrenti nel mondo Marvel? Riuscirà Thor a fare tutto quello che deve fare? Riuscirà Natalie Portman a dare un perché al suo personaggio? Riusciremo a capire come abbiano fatto a convincere Sir Anthony Philip Hopkins a fare Odino?

Ok, è vero, la trama è tutt'altro che sorprendente, ed è tutto molto.. PowerRangeroso.. però poteva andare decisamente peggio, ci sono un sacco di cose nerd divertenti, in fondo. C'è un po' l'impressione generale che sia solo un film di preparazione ai Vendicatori, che dovevano fare e che hanno fatto. Un po' senz'anima.

voto: Ragnarök

lunedì 5 dicembre 2011

Violent Technology

Mi sono fatto un QR così!


domenica 4 dicembre 2011

Transformers 3 - recensione

Il secondo capitolo ci aveva lasciato con... ehm... boh. Niente di importante credo, ricordo solo il dolore nel guardarlo e un robottone che si mangia le piramidi in Egitto.

Stanchi di robottini supersimpa, robottoni cattivoni, trama scarna, spam di gnocca generica, stereotipi e protagonisti che parlano sempre e in ogni situazione con la stessa fastidiosa cadenza incalzante? Tranquilli, in questo film si percepisce un deciso wind of change.. la gnocca generica è diventata bionda!

Tutto il resto è solo lievemente meno doloroso del due.

Peccato perché l'incipit del film è veramente ineressante, con il nostro eroe che, dopo aver salvato il mondo una volta - ah già, scusate, ben due volte - , è disoccupato e dimenticato con la sua inutile medaglia al valore. Troppo interessante per essere sviluppato, questo fatto viene dimenticato in tempo zero e non richiamato nemmeno nel finale.

Da notare che anche i Decepticon decidono di allinearsi con gli standard internazionali (ma anche intergalattici e interdimensionali) facendosi un mazzo gigante e ordendo un piano pazzesco facendo ben attenzione a inserire il solito bug che se distruggi una sola cosa piccola e stupida va tutto a puttane. Curandosi di spiegarlo ampiamente ai buoni.

La biondazza che esorta Megatron a tornare figo come una volta è la tragedia incarnata.

Voto: 5

mercoledì 30 novembre 2011

iWhiskyWonka

Avete uno smartphone strafico e tutte le volte che leggete Whisky Wonka dite: "E caxxo però, poteva pure sbattersi a fare la versione per smartphone strafico.." ?


Tranquilli, Whisky pensa anche a voi. Il nostro potente team di informatici e tecnomanti ha provveduto, buona smart-lettura!

lunedì 28 novembre 2011

The Twilight saga, Breaking down P1 - recensione

Questo film è superiore a tutti i suoi predecessori.
Il pallore di Eddy è superiore, la depressione di Bella è superiore, la percentuale di dramma casuale è superiore e anche la quantità di minchiate è superiore.

Edward è una specie di malato terminale per tutto il film. Ma, seriamente, le ragazzine lo trovano ancora sex symbol?
Bella è sempre più fenomenale. Avete presente quando uno a letto con l'influenza cerca di alzarsi è fa quella caratteristica faccia dolorante? Ecco, lei ce l'ha per tutto il film. Ok, per una parte è sofferente veramente, ma ce l'ha anche quando si prova l'abito da sposa! quando si prova le scarpe, durante il matrimonio, festeggiando, salutando il padre, durante il viaggio di nozze, scegliendo la biancheria, preparandosi alla prima notte di nozze, il giorno dopo la prima notte di nozze, giocando a scacchi, preparando la colazione.. Eccheccazzo Bella, tirati insieme! Breaking Balls!

E c'è solo un modo in cui tutto ciò potrebbe peggiorare: gravidanza inaspettata mezzosanguigna! Olè! Grandioso, non vi dico nulla, lascio tutto alla vostra immaginazione. Solo una cosa, le reazioni dei due neosposi:
Bella: faccia standard della sofferenza. Con mano nei capelli.
Eddy: "pazzesco, le tradizioni dicevano non fosse possibile" Minchia Eddy, dove cavolo le leggete 'ste tradizioni, sul Cioè? E poi, per non saper né leggere né scrivere qualche precauzione la potevate pure prendere!

E immaginate in tutto questo quanto può sbroccare l'amico licantropo!

Se volete transilvanico dramma, vampiresca sofferenza e leggendaria depressione guardatelo.

Voto: faccia standard della sofferenza

domenica 31 luglio 2011

Black swan - recensione

"Cigno bianco e cigno nero" a tutti noi nerd richiama alla mente istantaneamente i Cavalieri dello Zodiaco. Il resto del mondo invece ci associa Il lago dei cigni, classicone del balletto nel quale tradizionalmente è la stessa ballerina a interpretare dicotomicamente i ruoli di entrambi i cigni. Ed è proprio quello che succede all'inedita versione danzosa di Natalie Portman, che si trova immersa in una spirale di stress, piume di cigno, paranoia, scarpe da punta, psycho killer, esperienze lesbo, prove estenuanti, sdoppiamenti della personalità, madri oppressive e infanzie negate.

Il film ha sicuramente attratto nelle sale stormi di ballerine classiche, fan di amici e ragazzine varie col debole per il tutù. Più tutti i rispettivi fidanzati che della danza apprezzano solo lo scarso vestiario e che avrebbero di gran lunga preferito vedere un film sex, violence & mindfuck. La genialità di Cigno nero è che i succitati fidanzati si saranno sicuramente trovati più a proprio agio delle rispettive ragazze puccettose. Infatti la danza classica condivide il palcoscenico con tonnellate di psicosi, atmosfere dark e disagi vari.

Molto interessante l'attenzione ai particolari spesso ignorati del lato più grezzo dell'arte di Tersicore, come la scarificazione delle scarpette, il mare di stronze, i piedi martoriati e generiche dolorosità da backstage.

Il film mi è piaciuto molto, dalla trama alla regia, senza tralasciare l'abbondanza di gnocca. Il mix danza classica - pricosi dark non ha prezzo.

A mio modesto parere avrebbe meritato ben più oscar dell'unico conquistato grazie all'interpretazione di Natalie.

Voto: 8

martedì 26 luglio 2011

Harry Potter e i doni della morte, parte II - recensione

Gli amici maghi che abbiamo visto crescere sono finalmente giunti all'epilogo delle loro fatiche hogwartsiane.

Ecco cosa ci ha insegnato quest'ultimo film:

[attenzione, potrebbe contenere spoiler pazzeschi e inimmaginabili]

- Hermione ha le tette e non ha paura di usarle

- Voldemort è pronto per la casa di riposo

- Voldemort ha letto Il Signore degli anelli e copiato il piano di Sauron

- Harry ha letto Il Signore degli anelli e copiato il piano di Frodo

- Silente ha letto.. ok continuate voi

- Ron è inutile come Yamcha in DragonBall

- La pozione polisucco va un casino

- A Hogwarts i basilischi morti vengono lasciati per terra a decomporsi

- I denti di basilisco sono impossibili da tenere in mano

- Se non volete sbattervi con il pratico corso su audiocassetta potete imparare il serpentese anche solo dormendo in compagnia di Harry Potter

- Usare le maledizioni senza perdono è da stronzi, ma "Imperio" lo si può spammare in scioltezza. Questi non sono i droidi che state cercando

- La bacchetta magica più potente del mondo si spezza con le mani

- Anche dopo anni di studi magici i buoni usano solo "Expelliarmus"

- Dopo aver ucciso Harry Potter i cattivi si dicono "Bene, e ora che cazzo facciamo?"

- Anche Voldemort rispetta la tradizione non controllando il cadavere dell'eroe buono

- Voi sapete chi finirà voi sapete come

- Chhhhh.. Harry... Io sono tuo padre

- Ancora nessuno si è comprato una caxxo di pistola

Cacchiate a parte il film mi è piaciuto, tra i migliori della serie. A parte un po' di cose insensate e l'età sempre più improbabilmente adulta dei maghetti.

Devo ammettere che tutto quello che riguarda la scuola, coi professori che la difendono e balle varie, emoziona l'umanista che c'è in me. In fondo in fondo.

Voto: Sectumsempra! Ehm, volevo dire.. Settemmezzo!

lunedì 25 luglio 2011

Il profumo del mosto selvatico - recensione

Quattro passi tra le nuvole è decisamente tra i miei film preferiti. L'idea di un remake mi terrificava. L'idea di un remake in versione statunitense popolava i miei incubi. L'idea di un remake in versione statunitense con Keanu Reeves terrificava anche i miei incubi.

Al contrario delle torbide aspettative il film fila via liscio e accettabile per gran parte del tempo, soprattutto ho apprezzato il ritmo e i toni, un po' d'altri tempi.
Ma proprio mentre pensi che tutto sommato gli operai del triacetato di cellulosa stiano facendo un buon lavoro inizia la tragedia. Siamo a circa tre quarti della pellicola, tutta la concettualità del film originale si trasforma in carnalità, tutta la geniale ottica sulla realtà matrimoniale diventa pura e ridicola banalità. Tutto si semplifica, e si rimuove l'invito alla riflessione.

Ok, tutte cose che potrebbero infastidire solo i fan di Quattro passi tra nel nuvole. Ovvia, niente di grave. Ma perché limitarsi?? Giustamente i creatori del remake hanno deciso di recuperare e negli ultimi dieci minuti hanno sparato le peggio gigaminchiate concepibili da menti umane riuscendo a infastidire ogni singolo primate dal pollice opponibile.

Dico solo fiaccola che cade e vigneti che prendono fuoco come se fossero imbevuti di benzina. E relative colline che sembrano bombardate col napalm. E finale di una scontatezza che trafigge il cuore.

Sorvolando sulla scarsa bucolicità degli sceneggiatori che evidentemente non hanno mai cercato di bruciare una vigna, o una qualsiasi altra pianta verde, il tutto resta inaccettabile.

Ma cacchio, sarà pure stata la scena più costosa del film.. cosa diavolo gli è venuto in mente??

Voto: 4 (passi fuori dai maroni)

giovedì 21 luglio 2011

Libertààààà!

Ebbene sì, è giunto il momento. Whisky Wonka torna a inquinare il web dopo sei mesi di silenzio.

Un silenzio ahimè imposto. Purtroppo la cella del carcere colombiano di cui sono stato ospite coatto in questo lasso di tempo aveva la connessione monopolizzata da un narcotrafficante portoricano Ogame-dipendente.

Fortunatamente è bastata una valigetta di deuterio per renderlo complice della mia evasione.

Black Hawk down - recensione

Avete presente Bastardi senza Gloria? Allora sicuramente ricorderete Orgoglio della nazione, la finta e imbarazzante pellicola meganazista che celebra le gesta di un cecchino nazista solo contro tutti. Black Hawk down è uguale e ugualmente improbabile, cambia solo la nazione di riferimento e il fatto che questo sia, tristemente, un film vero.

voto: il proiettile le ha mancato la giugulare di tre millimetri