mercoledì 20 gennaio 2010

venerdì 15 gennaio 2010

Surrogates, Il mondo dei replicanti - recensione

Diciamocelo, invecchiare fa schifo. Ingrassare fa schifo, essere brutti fa schifo, lavorare fa schifo, rischiare di morire in ogni istante fa schifo. Ok, vivere fa schifo e la realtà fa schifo. Come se ne esce? Si abbraccia lo scetticismo, l’ascetismo o l’anacoretismo? Ci si rifugia nel meraviglioso mondo della Terra di Mezzo? Ci si tessera al movimento suicidi collettivi? No!!! Basta avere un Surrogato! Per tutto il resto c’è Mastercard!

Il surrogato è un robot con sembianze umane, comandato da te mentre te ne stai svaccato a casa, brutto, grasso e al sicuro. Ahhhh, figata! E lo puoi pure customizzare come vuoi!

Chiaro che se questa tecnologia fosse reale e accessibile a tutte le tasche in giro non ci sarebbero più esseri umani ma solo strafighe e strafighi sintetici! E forse qualche pazzo vintage rompiballe retrò... stupidi umani.

Certo che se uno scoprisse un’arma in grado di uccidere la persona reale che comanda il surrogato sarebbe proprio un gran casino! Ci vorrebbe proprio un Bruce Willis sintetico per sistemare le cose e scoprire quale marcio marciume si cela nei marci rapporti tra società surrogato-dipendente, magnati della fabbricazione dei surrogati e comunità umane antisurrogato! Merda che è venuta a galla, come direbbe qualcuno.

Il film si snoda in questo scenario, piuttosto originale, anche per l’introduzzione del surrogato, inedita figura anche per il mondo della fantascienza (almeno per quanto ne so io). Vagamente l’ambientazione ricorda quella di io, robot, anche se caratterizzata diversamente.
Ecco, un appunto nerd, la traduzione del titolo fa storcere un po' il naso, i replicanti non c'entrano una mazza! Neeeeeeerd.

Ho apprezzato molto la predominanza della trama rispetto agli effetti, che in un film di fantascienza è piuttosto raro. Ma in realtà di fantascienza non è che ci sia sto granché, giusto i concetti base. Ottima cosa.

Anche se la vicenda è a volte un po’ ovvia e prevedibile (o sono io troppo nerd), il film si lascia apprezzare.

Un elemento della trama che ho trovato un po’ ingenuo è che quando un tizio usa un surrogato altrui per loschi fini tutti se ne sconvolgono, dicendo “oooooo, pazzesco, ma è illegale!!”. Boh, sarà che sono italiano, quindi probabilmente ho di serie un po’ di crimine nel sangue, ma trovo ridicolo che non ci avesse mai pensato nessuno.

Sono molto preso bene da questa vena di fantascienza di buon livello (più o meno) che ultimamente sta attraversando le sale, continuiamo così! Il prossimo step sarà l’attesissimo avatar.

Voto: 7