"Cigno bianco e cigno nero" a tutti noi nerd richiama alla mente istantaneamente i Cavalieri dello Zodiaco. Il resto del mondo invece ci associa Il lago dei cigni, classicone del balletto nel quale tradizionalmente è la stessa ballerina a interpretare dicotomicamente i ruoli di entrambi i cigni. Ed è proprio quello che succede all'inedita versione danzosa di Natalie Portman, che si trova immersa in una spirale di stress, piume di cigno, paranoia, scarpe da punta, psycho killer, esperienze lesbo, prove estenuanti, sdoppiamenti della personalità, madri oppressive e infanzie negate.
Il film ha sicuramente attratto nelle sale stormi di ballerine classiche, fan di amici e ragazzine varie col debole per il tutù. Più tutti i rispettivi fidanzati che della danza apprezzano solo lo scarso vestiario e che avrebbero di gran lunga preferito vedere un film sex, violence & mindfuck. La genialità di Cigno nero è che i succitati fidanzati si saranno sicuramente trovati più a proprio agio delle rispettive ragazze puccettose. Infatti la danza classica condivide il palcoscenico con tonnellate di psicosi, atmosfere dark e disagi vari.
Molto interessante l'attenzione ai particolari spesso ignorati del lato più grezzo dell'arte di Tersicore, come la scarificazione delle scarpette, il mare di stronze, i piedi martoriati e generiche dolorosità da backstage.
Il film mi è piaciuto molto, dalla trama alla regia, senza tralasciare l'abbondanza di gnocca. Il mix danza classica - pricosi dark non ha prezzo.
A mio modesto parere avrebbe meritato ben più oscar dell'unico conquistato grazie all'interpretazione di Natalie.
Voto: 8