venerdì 24 dicembre 2010
martedì 7 dicembre 2010
Predators - recensione
martedì 30 novembre 2010
lunedì 29 novembre 2010
Devil - recensione
domenica 28 novembre 2010
domenica 14 novembre 2010
Resident Evil, Afterlife - recensione
giovedì 11 novembre 2010
Prince of Persia, Le sabbie del tempo - recensione
lunedì 8 novembre 2010
Splice - recensione
sabato 6 novembre 2010
Amore 14 - recensione
Una quasi quattordicenne con la erre moscia ci prova con duemila coetanei finché non trova quello a cui darla, che però mezz’ora dopo sta con un’altra. Fine.
Con in mezzo le solite cose imbarazzanti tipo genitori orchi - figli snorky, il motorino, il nonno morto, il fratello che se ne va, la scoperta dell’amor carnale, e soprattutto ALESSANDRA AMOROSO che canta.
Il tutto recitato malissimo e rigorosamente in romanesco. Anvedi.
Consideriamo ci sono horror vietati ai minori di 18, porno vietati, action splatter vietati e insultati, fantasy insultati e compagnia bella.. e invece alle nuove innocenti generazioni propiniamo allegramente tutti ‘sti film di sgualdrine, sentimenti falsi, problemi falsi, tragedie false, persone vuote e stronzate varie. Ma bene, andiamo avanti a evitare Freddy Krueger e a insegnare che chi studia è sfigato e chi fa bordello se le fa tutte, che bisogna darla via alla velocità della luce, fare i filmati per scuolazoo, farsi sospendere, non prendere mai più di buono, non avere sentimenti ed essere gnocca. Se sei gnocca, anche se non sai recitare, puoi fare i film. Puoi fare tutto. Siate gnocche figlie mie. Siate gnocche figli miei.
E cazziamo Mazzinga perché è trooooppo violento. E Tarntino è diseducativo. E il Signore degli anelli aliena dalla realtà. E il Grande Lebowski non vuol dire niente. E IronMan è nerd. E Mulholland Drive non si capisce un caxxo. E invece i vampiri e le adolescenti troie, che muovono il cash, loro sì che vanno bene.
Citano anche il grande Lebowski! Caxxo, dovrebbe essere illegale.
Voto: anticoncezionale
venerdì 10 settembre 2010
Auguri!
lunedì 6 settembre 2010
The box - recensione
giovedì 2 settembre 2010
Death race - recensione
martedì 31 agosto 2010
venerdì 27 agosto 2010
Pandorum - recensione
Dal trailer mi aspettavo un sacco di psicosi e paranoia, buio e solitudine, labirinti mentali di morte e montagne di follia, strade perdute nell’impero della mente e sentitevi liberi di aggiungere altre citazioni a caso di opere sbroccacervello.
Invece no, la parte paranoica e abbastanza relegata e mal fatta. Ma caxxo, quella era la via, mica i ridicoli mutanti schifosi! Ma chissenefrega dei mutanti schifosi! Già, perchè ci sono dei mutanti schifosi, e ve lo spoilero per il vostro bene nel caso anche voi siate stati illusi dal trailer. Una specie di mix tra Alien e Universo di Heinlein, però senza i caratteri peculiari di entrambi.
I mutanti e tutto quello che li riguarda secondo me hanno affossato un film altrimenti decisamente valido.
Ma dannazione, già che i mutanti cacciatori abilissimi scaltrissimi agilissimi e spietatissimi vadano in giro per la nave con ‘ste armi tipo fiamme ossidriche blu accese è ridicolo. Ma dai caxxo è tutto buio, la spada laser si nota e la gente scappa diamine! Se solo ci fosse stato un unico fottutissimo alien al posto di tutti quei mostroni incompetenti con le borchie..
Ma va beh, lasciamo stare i mutanti che è meglio. Però dai caxxo, che ridicolo è che il loro covo è proprio esattamente intorno al reattore della nave che è proprio esattamente dove stanno andando i nostri eroi?! Ma daaai.. e tutta quella parte lì del reattore, daaai, che imbarazzante.. Non posso non raccontarvela..
Ok, dopo la parte psicotica del risveglio astronauta giovane e astronauta vecchio decidono di girare per la mastodontica nave alla ricerca del reattore per riattivarlo e restare tutti vivi, astronauta giovane parte mentre astronauta vecchio (Dennis Quaid) resta al computer a dargli indicazioni radio.
Astronauta vecchio vive la sua bella psicosi in stile Fight Club, mentre astronauta giovane incontra un casino di gente. Ma un casino proprio, tipo la foresta di Lost. Isola deserta un par di balle.
Va beh, dopo un sacco di fuga, mistero, personaggi stereotipati, mutanti cacciatori e corridoi alla Quake 2 arrivano a sto caxxo di reattore della nave, e dovete sapere che astronauta giovane è un fottutissimo ingegnere meccanico, e non si ricorda una mazza di niente tranne come far funzionare quel reattore. Ottimo! Se non fosse che, come vi anticipavo, il reattore è proprio la casetta dei mutanti, che ci dormono intorno in un’inguardabile orgia-tonnara.
Astronauta giovane e i suoi compagni stereotipati (che sono l’ultimo dei Mohicani dello spazio, la Mila Jovovich di Resident Evil de noartri e un vecchio pazzo cannibale superselfish) si trovano su un ponte a pochi metri dal pannello di controllo del reattore ma esattamente sopra la tonnara di mutanti. E i terribili mutanti spietati non hanno neanche una dannata sentinella sveglia, dormono tutti e non si accorgono di nulla. Eeeeeee, certo che gli alieni di quando ero giovane io erano tutta un’altra cosa! Quando c’era Alien gli umani morivano in orario!
Classicamente il ponte si smonta, l’ultimo dei Mohicani riesce a reggerlo con la putenza delle braccia per non farlo fracassare addosso ai mutanti, ma astronauta giovane cade. E non si fa niente e nessuno ancora si sveglia. Perfetto. Ora, memore degli insegnamenti profusi durante uno dei tanti incontri sulla nave, decide di camuffare il proprio odore per non essere scoperto dai mutanti, perché non scherzano un caxxo quelli lì! Basta che sei lì vicino e si accorgono subito di te! Spietati feroci professionisti dell’uccisione! Dormono ancora tutti, e astronauta giovane camuffa il proprio odore ricoprendosi di pezzi di cadavere, viscere e altre cose schifose di cui i feroci mutanti si nutrono. Grande idea, come se in casa mia un ladro si cospargesse di polenta taragna per non essere notato. Se si ascolta attentamente si sente il pianto disperato di Predator in sottofondo.
Comunque lo stratagemma funziona, e astronauta giovane si struscia sopra l’orgione in una sequenza che ricorda un casino quella della roulotte dei marocchini di Tre uomini e una gamba. O quella dei puma de Le follie dell’imperatore. E, proprio come queste, alla fine i cattivi si svegliano e sono caxxi. Ma astronauta giovane, ancora agghindato tipo Leatherface, riesce a salvarsi, l’ultimo dei Mohicani fa cadere il ponte ammazzando un po’ di gente per poi sacrificarsi con onore, il cannibale superselfish scappa matematicamente verso una morte tragica e dolorosa e la gnocca di turno, niente, fa il tifo. Va beh, chiaramente il nostro eroe riattiva il reattore, che misteriosamente libera una scarica di energia esattamente dove c’erano i mutanti uccidendone un casino, e via, verso la paranoica ma lievemente prevedibile conclusione e l’osceno lieto fine. No, i mostroni non erano un'allucinazione schizzofrenica, non c'è speranza.
Il film aveva le premesse per essere il Valhalla rising dello spazio, invece è stato sviluppato come il Niente di speciale coi mostri ridicoli dello spazio. Veramente un gran peccato.
Voto: dopo averlo visto Alien si è suicidato a testate contro un reattore nucleare, mentre Predator si è dato alla pesca. Ora si fa chiamare Pescator. Nessuno ha ancora acquistato la sua collana di documentari.