giovedì 15 dicembre 2011

Thor - recensione

Il marveliano dio del tuono è l'erede al trono dell'Olimpo Asgardiano, ma fa decisamente troppo il figo tamarrone. Dopo l'ennesima spacconata papà Odino si vede costretto a punirlo bandendolo sulla Terra senza cena, senza poteri e senza martello. Sul misero mondo dei mortali viene anche spedito il succitato martellone Mjolnir, custode dei poteri del dio del tuono e pronto a elargirli solo a chi ne sarà degno.

Bello, biondo, tamarro e indispettito dalla cacciata, il nostro eroe vaga lievemente disorientato per la Terra (o meglio Midgard (o meglio Miðgarðr)) cercando di recuperare ciò che gli appartiene, tornare ad Asgard, salvare il suo mondo dai cattivoni giganti di ghiaccio, farsi Natalie Portman, recuperare la fiducia del padre.. insomma le solite cose che fanno i bellissimi dei del tuono.

Non ve l'aspetterete ma dietro le sventure del nordico supereroe non c'è solo sfiga cosmica, ma anche lo zampino dell'insospettabile fratello brutto, magrolino, sfigato, cattivo e soprattutto.. non biondo!

Al povero padre degli dei verrà forse un'infartino? Il fratellino Loki avrà delle sordide cospirazioni da nascondere? Il martellone precipitato sulla Terra attirerà segretamente le attenzioni di segretissime associazioni segrete ricorrenti nel mondo Marvel? Riuscirà Thor a fare tutto quello che deve fare? Riuscirà Natalie Portman a dare un perché al suo personaggio? Riusciremo a capire come abbiano fatto a convincere Sir Anthony Philip Hopkins a fare Odino?

Ok, è vero, la trama è tutt'altro che sorprendente, ed è tutto molto.. PowerRangeroso.. però poteva andare decisamente peggio, ci sono un sacco di cose nerd divertenti, in fondo. C'è un po' l'impressione generale che sia solo un film di preparazione ai Vendicatori, che dovevano fare e che hanno fatto. Un po' senz'anima.

voto: Ragnarök

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